Come un gioco 2024 - installazione legno terra e slime

ECOANSIA – Louises Will – 13 giugno – 7 settembre 2024

“Per quanto remoto e isolato non esiste un solo luogo sulla Terra in cui la presenza dell’essere umano non sia arrivata tramite le sue mefitiche emissioni, i suoi scarti, i suoi resti, la sua oscurità”. Così Louises Will, giovane artista italiana, introduce la sua mostra personale dal titolo Ecoansia che apre al pubblico alla Crumb Gallery da giovedì 13 giugno.

Ecoansia o ansia climatica è un termine, usato per la prima volta nel 1997 dalla ricercatrice Véronique Lapaiège, che definisce la paura e il sentimento di inquietudine causati dai possibili disastri dovuti al riscaldamento globale e all’impatto dell’umanità sull’ambiente naturale. Un’angoscia che attanaglia molti giovani, l’angoscia di non avere un futuro e che con Greta Thunberg ha dato vita a un vero e proprio movimento internazionale, Fridays For Future.

Da questi temi – degrado ambientale, eventi metereologici estremi, il destino della Terra – Louises Will è totalmente coinvolta, ‘ossessionata’ come dice lei stessa, e rappresentarli, attraverso l’arte, è diventato un modo per esorcizzarli. Tramite il suo lavoro – fotografie, dipinti, installazioni – si pone l’obiettivo di sensibilizzare sulla fragilità della natura e degli organismi viventi. La sua pratica la porta a lasciare lungo le strade di città, luoghi dove ha vissuto o che ha solo attraversato, dei segni, affissioni pirata, dei messaggi subliminali per indurre a riflettere. Già sulla vetrina della Crumb Gallery, filtro tra l’esterno e l’interno dello spazio, la Will traccia alcuni di questi segni, leggeri, delicati, come fossero delle ghirlande di foglie che cadono in verticale ma che, osservandoli, ti accorgi essere la rappresentazione di bottiglie, sacchetti di plastica che molto spesso troviamo abbandonati dovunque.

Per questa mostra, l’artista presenta un progetto composto da due serie: Inquinamento atmosferico e Mostri occulti insieme a Come un gioco, una seconda installazione site-specifc, e l’installazione in vetrina (Rampicanti urbani, 2024).